Il Direttore dell’Unità di Riproduzione Umana dell’Ospedale Universitario 12 de Octubre di Madrid, José Antonio Ruiz Balda, ha spiegato durante il Ciclo di Conferenze in Riproduzione Umana i fattori che fanno si che le tecniche di procreazione assistita siano ottime o no.
Secondo questo specialista, l’obiettivo che si persegue attualmente è evitare la gravidanza gemellare. In questo senso, afferma che “il profilo femminile ideale per il trasferimento di un solo embrione con un’alta probabilità di riuscita è quello di una donna di circa 35 anni, senza malattie importanti, non fumatrice, che abbia le ovaie con ovuli sufficienti, un fattore maschile non alterato e che gli embrioni siano di buona qualità. Per questo motivo, per ottimizzare le tecniche di procreazione assistita, consiglia di non aspettare troppo per l’età, smettere di fumare, evitare l’obesità o ridurre l’assunzione di caffè, tra altri aspetti.
Ruiz Balda ha spiegato durante la sua conferenza i grandi cambiamenti sociali dovuti fondamentalmente all’incorporazione della donna al mondo del lavoro, ragione per la quale la donna rimanda il momento di diventare madre. “Insieme a queste trasformazioni sociali ha preso piede la procreazione assistita, che iniziò con la nascita del primo bambino provetta nell’anno 78. Da allora, in 35 anni sono nati più di 3 milioni di bambini mediante procreazione assistita. In Spagna il 3% dei nascituri provengono da tecniche di procreazione assistita”.
Il fatto che oggigiorno sia cresciuta di circa un 10% la domanda di tecniche riproduttive tra donne single, è un sintomo rilevante della notevole influenza che la procreazione assistita ha avuto nell’apparizione di nuovi modelli di famiglia come quelle formate da omosessuali, indicò Ruiz Balda.
Inoltre, segnalò la fecondazione in vitro, la microiniezione spermatica, l’ovodonazione e il congelamento degli embrioni come le tecniche che hanno influito enormemente nel cambiamento sociale.
“La vitrificazione di ovuli suppone tutta una rivoluzione per la donna, perché grazie a questa tecnica le è possibile rimandare la gravidanza, soprattutto per quelle donne che devono sottomettersi a trattamenti aggressivi di chemioterapia o radioterapia”, spiegò.
Le conferenze, come i Corsi del Master in Medicina e Genetica Riproduttive e di Specialista Universitario in Biologia della Riproduzione Umana, sono state organizzate in collaborazione con la Cattedra di Biomedicina Riproduttiva Vistahermosa, l’Area di Biologia Cellulare della Facoltà di Medicina e le Unità di Riproduzione e Genetica dell’Ospedale Clinica Vistahermosa di Alicante.